TRA LA GENTE DI HANOI

– 29 luglio 2014  –

Ho il fuso a sfavore e la sveglia alle cinque mi ha stesa, eppure quello che ho visto stamattina rimarrà uno dei ricordi più belli di tutto il mio viaggio in Vietnam.

Dalle prime ore dell’alba la gente di Hanoi invade letteralmente le strade, i parchi e le sponde dei laghi per correre, ballare, fare ginnastica, yoga e tai chi. Con il caldo tropicale di agosto l’aurora è l’unico momento che consente di muoversi, il resto della giornata è immobile e appiccicoso.

L’energia di questa gente, il loro amore per la vita, il culto dell’anima e del corpo che la custodisce erano perfettamente tangibili, un quotidiano così sincero e incurante che io ci fossi oppure no.

Si portano la musica da casa e dove trovano spazio si fermano. Indossano ciabatte e calzature di ogni genere, vestiti da tutti i giorni, pigiami, canotte o direttamente a torso nudo. Non c’è traccia di Asics o Nike.

Ho visto un uomo grattarsi furiosamente le mani sulla corteccia di un albero, un’altro fare la verticale su una panchina, un’altro ancora svolgere esercizi seduto in equilibrio su uno steccato di ferro che delimitava un prato.

Hanoi

 

Quello che per noi può sembrare uno spettacolo da circo, per loro è una delle parti migliori della vita e sarebbe splendido se succedesse anche nelle nostre strade.

E intanto io qui ho mosso i miei primi passi di tai chi. Hùong stava facendo i suoi esercizi ma visto che la osservavo ad occhi spalancati si è seduta vicino a me e abbiamo iniziato a parlare. Il suo inglese era stentato ma lentamente mi ha raccontato tutto del suo amore per questa pratica che controlla la mente attraverso il corpo.  Sono rimasta a lungo con lei forse più di un’ora, adesso so fare un passo base del tai chi anche se fatto da Hùong assume tutto un altro fascino.

Hanoi

 

 

 

 

 

 

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