– 3 agosto 2012 –
Domani inizia il mio primo viaggio in solitaria, parto per il Ladakh.
Cosa è successo?
Sono arrivata a questo punto per semplice sottrazione: dopo che alla vigilia dell’estate il fidanzato è diventato ex uscendo di scena con un plateale “tu vuoi vivere con il sole in fronte , io no”, dopo aver fatto la conta delle amiche che mi hanno tutte risposto “ho bisogno di riposo, vado al mare in Sardegna, Puglia, Romagna”, dopo aver eluso il pressing ossessivo di tour operator che si proponevamo di immergermi nel fascino del Rajastan, del Vietnam, del Kazakistan, sono arrivata al bivio che avrebbe cambiato la mia vita.
Le opzioni che avevo erano solo due: rinunciare per sempre a viaggiare o decidere di farlo da sola.
Ho scelto la seconda, la prima non era degna di definirsi scelta, con tutta la vita che mi rimaneva davanti avrebbe significato tirare in porta la mia più grande sconfitta.
Spicco il mio grande salto nell’ignoto in business, affondata nella poltrona oversize di un volo Air France, con un bicchiere di champagne in una mano, e il menu stellato nell’altra. Decisamente il modo più esaltante per spendere le 800mila miglia Alitalia che avevo custodito per anni, in attesa di un’occasione come questa. Non credo che ne avrei trovate di migliori.
E’ il 4 agosto 2012 e sono finalmente arrivata in Ladakh, un remoto altipiano dell’India del Nord, a 3500 mt slm incorniciato tra la catena dello Zanskar e le cime del Karakorum. Mi sono lasciata dietro le spalle tutta la mia vita e sono finalmente sola sul tetto del mondo.